Classificazione dei segati

Criteri di classificazione dei segati

CLASSI DI QUALITA':

I. Legno sano, che presenta qualità della specie superiore, esente da difetti o con difetti di
scarso rilievo che non pregiudichino l'utilizzo del segato.

II. Legno di qualità corrente, che può presentare uno o più difetti quali: qualche nodo sano
piccolo o medio, alterazioni fungine da insetti e cromatiche in genere ammesse
occasionalmente con riduzione sulla misura, spaccature e fessurazioni occasionalmente
ammesse con riduzione sulla misura, debole curvatura, fibratura per lo più diritta e qualche
altro difetto isolato compensato da una buona qualità generale.

III. Legno che a causa dei difetti che presenta non può essere classificato in prima e seconda
classe, ma che tuttavia è utilizzabile nell'ambito degli impieghi industriali.

IV. Legno di categoria ancora inferiore caratterizzato da numerosi e tali difetti che ne riducono
la destinazione a segati da imballo.


TIPI DI ASSORTIMENTO:

Tavole: assortimento grezzo così come cade dalla segatronchi in prima lavorazione.
Boules: tavole grezze ricomposte nell'ordine con cui vengono ricavate dal tronco. 
Semirefilati:assortimento costituito nel suo insieme da tavole refilate parallele, e/o su un solo bordo o comunque parzialmente refilate.
Semilavorati: segati refilati paralleli che possono avere lunghezze e larghezze fisse.


GRADO DI STAGIONATURA:

Tavolame fresco: umidità del legno 30% superiore a (+2) / (da appena segato a sei mesi dalla segagione).
Tavolame semistagionato: umidità del legno 20-25% (+2) / (da sette a dodici mesi dalla segagione).
Tavolame stagionato: umidità del legno 10-15% (+2) / (oltre dodici mesi dalla segagione).
Tavolame essiccato: umidità del legno 8-12% (+2) / (sottoposto a processo di essiccazione).

N.B. I gradi di stagionatura sono indicativi ed in funzione della specie e dello spessore del
materiale.


DECALOGO DELLE FASI OPERATIVE DI MISURAZIONE

1. Le dimensioni sono espresse in: 
     Metri per le lunghezze; 
     Centimetri per le larghezze;
     Millimetri per gli spessori.


2. Le quantità sono espresse in:
    Metri cubi in relazione al volume (Mc.);
    Chilogrammi in relazione al peso (Kg.).

N.B. Nel caso in cui si stabilisce la misura a "peso specifico", inteso come rapporto tra peso in Kg. di un pacco campione e il volume dello stesso, si utilizza tale coefficiente per ricavare il volume della partita potendo ricavare il peso totale per mezzo di una pesa (volume tot. = Kg. tot./peso spec.).

3. Le misurazioni:
    Lunghezza: da mt. 1 in avanti, con progressione di cm. 10 cm. 10;
    Larghezza:

  • Per segati rifilati paralleli: in un qualunque punto, ma non entro cm. 30 dalle due estremità del pezzo;
  • Per cornici: a metà lunghezza del pezzo;
  • Per segati non rifilati: a metà lunghezza, da cm. 10 in avanti, per spessori inferiori a mm. 40 sulla faccia più stretta, per spessori uguali a mm. 40 come media delle larghezze delle due facce;
  • Per boules: metà lunghezza, da cm. 18 avanti, per la metà superiore dalla faccia più stretta e per la metà inferiore dalla faccia più larga.
  • Spessore: in un qualunque punto del pezzo, con esclusione delle zone terminali di cm. 15 delle
    testate del pezzo.
  • Arrotondamenti: La lunghezza deve essere arrotondata di cm. 10 in cm. 10 per difetto; la larghezza deve essere arrotondata a cm. Interi, per difetto quando la frazione risultante è di
    mm. 5 o minore; e per eccesso quando è maggiore di mm. 5; 
    Lo spessore deve essere arrotondato per difetto a mm. interi.

 

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